
Da quando il Regno Unito ha lasciato l’Unione Europea, il mondo degli Au Pair ha subito una vera rivoluzione. Lavorare come Au Pair in Inghilterra era molto comune e il Regno Unito era una delle destinazioni più amate dagli Au Pair di tutto il modo.
Se fino a qualche anno fa bastava preparare la valigia e volare a Londra senza troppi pensieri, oggi la situazione è molto più complicata. Ma allora, è ancora possibile diventare Au Pair in Inghilterra?
Fine della “vecchia normalità”
Con la Brexit, il Regno Unito non riconosce più lo status di Au Pair per i cittadini europei.
Tradotto: non esiste un visto dedicato, e senza un documento valido non è possibile entrare legalmente nel Paese per fare questa esperienza.
Le uniche alternative al momento sono:
- Youth Mobility Scheme (Tier 5): disponibile solo per giovani dai 18 ai 30 anni di pochi Paesi extra-UE (Australia, Canada, Nuova Zelanda, ecc.).
- Visto per studenti: consente di lavorare in maniera limitata, ma solo se ci si iscrive a un corso di studio.
- Visto per studenti a breve termine: dedicato ai corsi di lingua superiori a 6 mesi, ma non permette di guadagnare denaro.
E no, il visto turistico non è una scorciatoia: lavorare come Au Pair con un semplice visto da turista è illegale e può avere conseguenze pesanti.
Perché si parla tanto di petizioni?
Molte organizzazioni Au Pair stanno cercando di cambiare le cose. Una delle iniziative più importanti è una petizione su Change.org che chiede l’introduzione di uno Youth Visa speciale per gli Au Pair e per i giovani europei che vogliono vivere un’esperienza culturale nel Regno Unito.
Firmarla è un piccolo gesto, ma può aiutare tantissimo a mantenere viva questa possibilità. Anche chi non sogna Londra come destinazione o non vuole lavorare come Au Pair in Inghilterra può dare una mano: più firme ci sono, più sarà difficile per i governi ignorare la richiesta.
Quali scenari per il futuro?
Al momento non c’è nulla di certo, ma ecco alcune ipotesi di cui si è discusso negli ultimi anni:
- Nessun visto (ipotesi ottimista, poco probabile)
- Un visto speciale per Au Pair in Inghilterra, sul modello tedesco
- L’utilizzo di visti già esistenti (studenti o vacanza-lavoro)
- Permesso di lavoro standard, nel caso in cui il programma Au Pair non venga più visto come scambio culturale
Insomma, la partita è ancora aperta.
Dove andare per migliorare l'inglese?
Londra, o il Regno Unito in generale, non è mai stata l’unica destinazione per entrare in contatto con la lingua inglese o migliorare le proprie conoscenze. Ci sono infatti diverse alternative molto interessanti:
- Irlanda – Negli ultimi anni sempre più Au Pair scelgono questa meta vicina e accogliente, dove l’inglese si impara immersi nella vita quotidiana.
- Malta – Sole, mare e inglese come lingua ufficiale: il contesto perfetto per studiare senza rinunciare a un’atmosfera rilassata.
- Stati Uniti – Una delle esperienze più complete: vivere in una cultura diversa, fare nuove amicizie e usare l’inglese in ogni situazione.
- Australia e Nuova Zelanda – Ideale per chi vuole unire il miglioramento dell’inglese con un’esperienza di viaggio e natura fuori dal comune.
- Canada – Un Paese multiculturale e accogliente, dove è facile sentirsi a casa e allo stesso tempo perfezionare l’inglese.
- Paesi scandinavi – Anche se non è la lingua madre, l’inglese è parlato da quasi tutti in modo fluente, il che rende facile praticarlo ogni giorno.
Il programma Au Pair Worldwide ti apre le porte del mondo: diventare Au Pair è possibile quasi ovunque. Dai un’occhiata ai nostri consigli generali! Clicca qui.
E per le famiglie?
Le famiglie britanniche che desiderano accogliere un giovane dall’estero devono considerare altre forme di collaborazione domestica, con requisiti diversi e nuove regole in materia di tasse e assicurazioni.
Per restare aggiornati, il consiglio è semplice:
- tenere d’occhio il sito ufficiale del governo UK
- consultare le ambasciate per ogni dubbio
- seguire i nostri aggiornamenti sul blog
👉 Vuoi sostenere la causa? Firma anche tu la petizione per lo Youth Visa cliccando qui e aiuta tanti ragazzi e ragazze europei a realizzare il sogno di un’esperienza Au Pair in Inghilterra!
0 commenti